05 May
QUANDO LA PAURA TI FA FARE SCELTE SBAGLIATE

Rieccomi, dopo qualche giorno di assenza.

Oggi mi sento un po' giù e voglio condividere con voi una parte importante di me, delle mie emozioni e delle scelte sbagliate che ho fatto.

Sto cercando di avere un altro bambino, pur sapendo che avrei tutti contro (dai miei genitori, alla suocera, ai ss, ai giudici ecc ecc...) ma non mi importa. La vita è mia e voglio decidere io che cosa fare. Peccato che questo bimbo non arriva: è vero che non è da molto che ci sto provando, ma sono una persona impaziente di natura e mi demoralizzo in fretta quando cerco qualcosa che avrei già potuto avere ma alla quale ho rinunciato.

Di cosa sto parlando? Delle scelte sbagliate che ho fatto da quando tutto è cominciato, per paura. Ebbene si, nel 2017 ero già incinta ma ero ancora in comunità e, per paura di rimanerci ancora più del dovuto ( perchè purtroppo a una mia amica è successo e ha prolungato il suo percorso di altri due anni), ho scelto la via più breve: l'aborto terapeutico.

Ingoi una pastiglia e dopo due giorni vai a completare il tutto. Un metodo semplice e indolore, peccato che io ho avuto una metrorragia, ho rischiato di morire dopo la prima pillola e sono stata ricoverata in ospedale per due giorni.

Non ho mai superato la scelta che ho fatto. Nonostante ciò ho deciso di effettuare altri due aborti, sempre per paura, paura di avere intorno tutta sta gentaglia, paura che mi portassero via il bambino, inventandosi qualche sorta di palla. Quindi, a marzo 2018 ho deciso di intervenire in maniera chirurgica e a settembre di nuovo con la pillola abortiva.

Sembrava farlo apposta: rimanevo incinta, nonostante le precauzioni, nei momenti meno opportuni: avvicinarsi della mia uscita dalla comunità, condizioni lavorative precarie del mio compagno, conoscenza di un procedimento penale a mio carico.

Tutte buone ragioni ok, non era mai il momento giusto ma tutte scelte non dettate dal mio cuore, ma dalle circostanze.

Una donna dovrebbe poter scegliere se portare avanti o meno una gravidanza, non essere "obbligata" a farlo perchè altri si aspettano questo.

Adesso io dico BASTA, basta alle ingiustizie, basta ai sensi di colpa, basta farmi pilotare dalla giustizia. Non sono un burattino, sono una donna e sono una mamma.

Ogni aborto ha portato via un pezzettino di me, che non tornerà mai più. Forse la mia occasione l'ho avuta e l'ho persa ma io spero che questo bimbo arrivi, prima che sia troppo tardi.

E se dovessero mai farmi abortire o farmi pressioni perchè io lo faccia, allora che Dio li aiuti!!!

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